Manga: l’universo illustrato che ha conquistato il mondo
Dalle radici giapponesi alle icone globali, un viaggio attraverso la storia, i protagonisti e l’evoluzione di un fenomeno culturale senza confini.
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Il mondo dei manga: un viaggio tra origini, evoluzione e icone senza tempo
Quando si parla di manga, non si fa riferimento solo a semplici fumetti giapponesi, ma a un vero e proprio universo narrativo e culturale che ha influenzato intere generazioni a livello globale. Con storie che spaziano dall’azione alla commedia, dalla fantascienza alla filosofia, il manga è diventato una forma d’arte riconosciuta, capace di raccontare il Giappone al mondo, e allo stesso tempo di parlare a tutti, ovunque.
Le origini: tra arte tradizionale e satira moderna
L’etimologia della parola manga (漫画) significa letteralmente “immagini involontarie” o “disegni liberi”. L’origine di questa forma espressiva è spesso attribuita all’artista Katsushika Hokusai, celebre pittore e incisore dell’epoca Edo, che nel 1814 pubblicò gli Hokusai Manga, una raccolta di schizzi e illustrazioni che ritraevano scene di vita quotidiana, animali, paesaggi e personaggi caricaturali.
Tuttavia, per trovare i veri precursori del manga moderno, dobbiamo guardare agli inizi del Novecento, quando le influenze occidentali iniziarono a fondersi con la cultura nipponica. Durante il periodo Meiji e Taisho, artisti come Rakuten Kitazawa cominciarono a realizzare vignette satiriche ispirate ai fumetti americani, dando vita a una nuova forma di comunicazione visiva destinata a evolversi rapidamente.
La rinascita post-bellica e l’ascesa del manga moderno
Il manga, come lo conosciamo oggi, nacque nel dopoguerra, in un Giappone devastato ma pronto a ricostruirsi anche attraverso la cultura popolare. È in questo contesto che emerse la figura di Osamu Tezuka, considerato il “Dio del manga”. Con opere come Astro Boy (*Tetsuwan Atom*), Black Jack e La Principessa Zaffiro, Tezuka rivoluzionò il linguaggio fumettistico, introducendo il concetto di regia, l’uso di inquadrature dinamiche e la narrazione profonda e stratificata.
Tezuka non solo diede vita al primo vero “manga moderno”, ma aprì la strada a una nuova generazione di autori e lettori. I manga iniziarono a suddividersi per target: shonen (per ragazzi), shojo (per ragazze), seinen (per adulti), josei (per donne adulte), fino ad arrivare a nicchie ancora più specifiche.
Gli anni ’80 e ’90: l’esplosione globale
A partire dagli anni ’80, il manga conobbe una crescita straordinaria, sia in patria che all’estero. Il fenomeno fu alimentato dalla diffusione degli anime, le versioni animate dei manga, trasmesse in tutto il mondo. Titoli come Dragon Ball, Sailor Moon, Ranma ½ e Saint Seiya (I Cavalieri dello Zodiaco) entrarono a far parte dell’immaginario collettivo di milioni di giovani anche in Occidente.
Negli anni ’90, con l’arrivo di Pokémon, Yu-Gi-Oh! e One Piece, i manga consolidarono il proprio ruolo di prodotto culturale globale. La serializzazione settimanale su riviste come Weekly Shonen Jump trasformò alcuni autori in vere e proprie star e l’industria manga in un pilastro dell’economia culturale giapponese.
Le nuove generazioni: da Naruto a Demon Slayer
Negli ultimi due decenni, il panorama manga si è ulteriormente ampliato, grazie a una nuova ondata di autori e storie capaci di rinnovare il genere senza tradirne le radici.
- Naruto di Masashi Kishimoto ha introdotto milioni di lettori al mondo degli shinobi, diventando un fenomeno planetario.
- Bleach e Fairy Tail hanno saputo unire combattimenti spettacolari a una grande cura estetica.
- Attack on Titan (Shingeki no Kyojin) ha mostrato quanto il manga potesse essere narrativamente maturo, mescolando azione, politica e tragedia.
- My Hero Academia, ispirato al mondo dei supereroi occidentali, è riuscito a rielaborare in chiave giapponese l’universo Marvel/DC.
- Demon Slayer (Kimetsu no Yaiba) ha battuto ogni record, diventando una delle serie manga e anime più redditizie di sempre, grazie a una narrazione semplice ma emotivamente potente.


I personaggi iconici del passato
Numerosi sono i personaggi entrati nella storia del fumetto mondiale grazie al manga. Alcuni di essi sono diventati veri simboli generazionali:
- Astro Boy (Tetsuwan Atom) – Il primo grande eroe del manga moderno, simbolo dell’ottimismo tecnologico del dopoguerra.
- Goku (Dragon Ball) – Forse il personaggio manga più famoso al mondo. La sua evoluzione da bambino ingenuo a guerriero leggendario ha segnato un’intera epoca.
- Lupin III – Il ladro gentiluomo creato da Monkey Punch, protagonista di una delle serie più amate e longeve.
- Kenshiro (Hokuto no Ken) – Icona del manga post-apocalittico, noto per la sua frase “Sei già morto”.
- Usagi Tsukino (Sailor Moon) – La prima vera eroina del genere magical girl che ha influenzato decine di opere successive.
- Ryo Saeba (City Hunter) – Un mix perfetto tra azione e comicità, rimasto nel cuore di molti per il suo fascino e le sue stranezze.


Il manga oggi: tra digitale, globalizzazione e sperimentazione
Oggi il manga è ovunque: in libreria, in edicola, online, sugli scaffali dei supermercati e nelle piattaforme digitali. Il pubblico è vasto e trasversale, composto da bambini, adolescenti, adulti, appassionati o semplici curiosi.
L’editoria si è adattata al cambiamento, con traduzioni sempre più fedeli, formati curati e collezionabili, nuove modalità di fruizione online tramite app come Manga Plus o Kindle. Anche in Italia, il fenomeno è in crescita costante, con un incremento notevole di pubblicazioni e una diffusione sempre più capillare.
Al tempo stesso, gli autori contemporanei sperimentano sempre di più, affrontando temi delicati come la salute mentale, l’identità di genere, la crisi climatica o le trasformazioni sociali, rendendo il manga uno specchio critico e lucido del nostro tempo.
Il manga non è soltanto un fumetto: è una lente attraverso cui osservare la società giapponese, una forma narrativa che si è fatta linguaggio universale, capace di evolversi con i tempi e con i lettori. Dalle prime illustrazioni dell’Ottocento alle sofisticate graphic novel contemporanee, il manga ha dimostrato di poter essere popolare e profondo, leggero e potente. E nel mondo sempre più connesso di oggi, il suo viaggio non accenna a fermarsi.

