Goldrake torna in TV: l’emozione di rivedere un mito

Quarant’anni dopo, Goldrake torna in TV e con lui le emozioni di un’infanzia che non abbiamo mai dimenticato.

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10/5/20251 min read

Questa sera, su Rai 2, sono andate in onda le prime due puntate della versione restaurata di UFO Robot Goldrake, il capolavoro che ha fatto sognare intere generazioni. Un ritorno atteso da anni, che ha riacceso nei cuori di tanti spettatori – ormai adulti – la stessa scintilla di meraviglia provata davanti al televisore di casa, quando bastavano poche note per farci correre a sedere sul divano.

L’immagine nitida, i colori restaurati, la musica inconfondibile: tutto contribuisce a far rivivere l’atmosfera di un tempo, quando Actarus, Goldrake e Vega non erano solo personaggi di fantasia, ma eroi di riferimento, simboli di coraggio e giustizia.
Rivederli oggi, in prima serata e su una rete nazionale, significa non solo tornare bambini, ma anche celebrare una parte della nostra storia culturale: quella di un’Italia che, tra gli anni Settanta e Ottanta, scopriva il fascino dell’animazione giapponese e la faceva propria.

Per chi, come me, è cresciuto con Goldrake, ogni fotogramma è un tuffo nel passato. È il ricordo di pomeriggi trascorsi davanti alla TV, di discussioni su chi fosse il più forte tra Goldrake, Mazinga e Jeeg, di quaderni pieni di disegni e sogni di battaglie spaziali.
Ma c’è anche qualcosa di nuovo: la consapevolezza di guardare oggi, con occhi adulti, un’opera che ha segnato la storia dell’animazione e che ancora riesce a parlare alle nuove generazioni.

La Rai, riportando Goldrake in TV in versione restaurata, non ha solo riacceso un ricordo: ha restituito dignità a un mito, offrendo la possibilità di rivederlo così come meritava – pulito, curato, valorizzato.

E mentre scorrono i titoli di coda, non possiamo che sorridere.
Perché, dopotutto, noi siamo ancora lì, davanti al televisore, con gli occhi pieni di stelle pronti per la prossima puntata per cantare la sigla...